Ogni vino che nasce da Lapis è una dichiarazione d’intenti: raccontare, senza mediazioni, l’annata, il territorio e lo sguardo del vignaiolo. Lavoriamo artigianalmente, con fermentazioni spontanee, senza filtrazioni né additivi enologici. Ogni scelta, dalla vigna alla cantina, riflette il desiderio di custodire la vitalità dell’uva e trasferirla intatta in bottiglia.
Sulle alture di Borgomaro, nell’entroterra del Ponente ligure, il Podere del Maro si sviluppa a 350 metri sul livello del mare, con vigneti esposti a sud. I suoli sabbiosi, arricchiti da venature di ardesia, e la vicinanza al mare creano un microclima distintivo: il vento costante, generato dai moti termici della bella stagione, e l’elevata escursione termica tra giorno e notte favoriscono freschezza, equilibrio e complessità. In questo contesto coltiviamo vitigni autoctoni, interpretati con vinificazioni essenziali in acciaio inox e legno di rovere francese.
Nel cuore del Monferrato astigiano, il Giardino dei Feaci incarna la parte più radicale della nostra visione. A 270 metri di altitudine, tra colline aride e silenzi profondi, i suoli argillo-calcarei e un clima segnato da inverni rigidi e estati secche donano struttura e intensità. Qui coltiviamo Barbera e Nebbiolo, vinificati esclusivamente in anfore di terracotta, con lunghe macerazioni sulle bucce e nessun intervento enologico. Ne nasce un solo vino, integro e profondo, che restituisce tutta l’energia di un luogo ancora autentico.
Due territori, due anime, un’unica visione: il vino come espressione pura della natura, della stagione e del pensiero umano che le ha accompagnate, senza filtri né scorciatoie.
Scaglia, vino bianco, Podere del Maro
Giunco, vino rosso, Podere del Maro
Odisseo, vino rosso, Giardino dei Feaci